Obiettivo 2017: 80 mila tonnellate da donare a chi è in difficoltà
Per il 2017 l’asticella è recuperare oltre 80.000 tonnellate di cibo: un obiettivo ambizioso che comporta uno sforzo davvero importante, sfidante per l’intera organizzazione logistica della Rete Banco Alimentare.
Anche quest’anno si è tenuto l’appuntamento di tutta la Rete Banco Alimentare per programmare un percorso comune in vista di questo obiettivo.
A Roma, lo scorso febbraio si sono riuniti i rappresentanti delle 21 Organizzazioni locali di Banco Alimentare per affrontare un nutrito programma di lavoro comune per conseguire l’obiettivo alla base della mission: recuperare più prodotti da tutta la filiera agroalimentare per aiutare sempre meglio gli oltre 1.500.000 persone povere che grazie al supporto quotidiano di oltre 8.000 strutture caritative accreditate con Banco Alimentare ricevono gli aiuti di cui hanno grande bisogno.
Momento clou della due giorni è stato l’incontro con Cristina Berliri e con Patrizia De Felici, del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, che si sono messe a disposizione con grande generosità e competenza per illustrare le novità che saranno introdotte nell’attuazione del FEAD (il programma di aiuti alimentari finanziato dalla Comunità Europea e che sarà in vigore certamente fino al 2020-2021).
Senza entrare nei dettagli di un incontro e di un confronto ricchissimo di spunti, le novità più importanti sono:
- L’aiuto alimentare non solo viene riconosciuto come una vera azione di welfare, ma deve trovare spazio nelle politiche territoriali di sostegno alla marginalità estrema, attraverso una fattiva collaborazione con gli attori delle politiche sociali (Regioni, Ambiti territoriali, Comuni ecc.). Questo implica che chi agisce sul territorio fornendo sostegno alimentare vede riconosciuta la propria attività: ad essa viene data una dignità nuova. Si tratta di un enorme passo in avanti, che responsabilizza ulteriormente chi quotidianamente è impegnato a sostenere i poveri.
- La creazione di un nuovo albo di accreditamento per l’aiuto alimentare. È stato presentato un documento che stabilisce definizioni chiare, linee guida e criteri oggettivi per costituire un Albo di Enti Partner operanti sul territorio e che allarghi quello attualmente in vigore. Questo è un passaggio importante perché permette a nuovi attori, purché ne abbiano i requisiti, di incrementare la rete di aiuto.
Nella scaletta dell’incontro anche tematiche operative, spunto di confronto e collaborazione per migliorare la capacità di relazione e di aiuto di ogni Organizzazione locale con le strutture caritative territoriali e riflessioni sulle opportunità di sviluppo che la nuova legge 166/16 (Legge Gadda) apre.
Un incontro intenso e irrinunciabile per “spendere” al meglio ogni energia nell’impegno quotidiano a favore delle persone in difficoltà in tutta Italia, vera finalità e centro dell’opera di Banco Alimentare.