Tagli Aiuti Alimentari UE. Il Ministro Romano al lavoro per trovare una soluzione al PEAD
Fonte: Olivia Posani - Quotidiano Nazionale
I COSTI della politica devono essere tagliati «in modo ancora più incisivo». Francesco Saverio Romano, ministro delle Politiche agricole non sembra preoccupato per la mannaia che Tremonti intende calare su vitalizi, benefit, auto e voli blu. È sicuro che deputati e senatori approveranno queste misure?
«Queste norme dovrebbero avere efficacia subito, non a partire dalla prossima legislatura. I contratti in leasing per le macchine, ad esempio, andrebbero interrotti immediatamente. Ci sono macchine ovunque: alla Corte dei conti, ai tribunali amministrativi, al Csm... Ed è giusto livellare le indennità dei politici a quelle europee. Queste norme dovrebbero essere estese fuori dal palazzo».
Ovvero? «Anche Eni e Enel, che pure sono delle spa, dovrebbero essere toccate, così come le Authority, la Corte dei conti. Insomma, tutti gli enti sottoposti al bilancio dello Stato».
Ministro, lei è un vero pasdaran del rigore... «Sono contrario ai privilegi. Non è possibile continuare a finanziare qualche movimento pseudo-politico con giornali inesistenti che si finanziano attraverso la legge sull’editoria. Così come è impensabile che si continui a dare dei soldi a dei partiti che dopo due anni di legislatura non sono in Parlamento. Invito il collega Tremonti a fare queste cose subito».
Ci saranno ì soldi per aiutare le famiglie? «E questione di buona volontà. Se diamo una bella sforbiciata ai costi della politica, a deduzioni e detrazioni, troveremo i soldi per il quoziente familiare».
Martedì lei tornerà a discutere dei fondi per gli aiuti alimentari ai paesi più poveri... «Sto lavorando per fare in modo che la sentenza della Corte di giustizia europea, invocata dalla Germania, che ha tagliato del 77% gli aiuti agli indigenti, possa essere superata da un regolamento. Basta riuscire a convincere uno solo dei 6 paesi che formano la minoranza di blocco per tornare a dare gli aiuti. Si parla dei 500 milioni che arrivavano dalla Commissione europea».