VERTICE EUROPEO A FIRENZE: QUANDO LA POLITICA INVIA I SEGNALI GIUSTI
Il Banco Alimentare ha recuperato e distribuito i prodotti in esubero dal buffet
La politica può e deve inviare messaggi positivi, può e deve dare segnali concreti dell’interesse verso il bene comune: questo è accaduto a Firenze nei giorni scorsi. Il capoluogo toscano, il 14 e 15 luglio, ha infatti ospitato il Vertice Europeo sui temi della cooperazione e dello sviluppo. Ovviamente, oltre agli importanti aspetti tecnici ed operativi coordinati dal Viceministro degli Esteri Lapo Pistelli, è stata anche un’occasione conviviale e, come spesso accade in questi casi, è molto il cibo in esubero: quel cibo è stato donato al Banco Alimentare della Toscana. Sono stati direttamente i volontari del Banco a presentarsi per ritirare i prodotti che il catering Guido Guidi di Firenze aveva loro destinato. I prodotti sono stati poi gestiti dal Banco attraverso un furgone refrigerato che ha permesso di mantenerli alla temperatura di 4 gradi per poterli consegnare ad una delle strutture caritative legate al Banco stesso, ovvero l’associazione fiorentina Progetto Villa Lorenzi che si occupa di disagio giovanile, cercando soprattutto di aiutare quei ragazzi che hanno problemi con dipendenze di vario genere.
Nel dettaglio questi i prodotti recuperati:
20 porzioni di cruditè di verdure, 30 di pappa al pomodoro, 50 di farro con verdure mentre 60 sono state le porzioni recuperate di panzanella alle quali si aggiungono quelle di melanzane alla parmigiana e verdure cotte. Il totale è stato di oltre 360 porzioni insieme a 10 kg di pane. Tutto ovviamente immediatamente distribuito al Progetto Villa Lorenzi.
“Questi sono segnali importanti – ha commentato il presidente del Banco Alimentare della Toscana, Leonardo Carrai – segnali che arrivano immediatamente ai cittadini, soprattutto a coloro che vivono situazioni di disagio. Ci auguriamo davvero che questo possa essere inteso come il nuovo inizio di un percorso, a livello europeo, dove la sfida del diritto al cibo sia prioritaria e che possa essere occasione per accelerare i tempi burocratici e le attese per i nuovi aiuti europei che, qualora ritardassero, potrebbero aggravare una situazione già di per sé complicatissima”