La povertà assoluta cresce in Piemonte: è il momento di fare tutti di più e meglio
Milano, 25 ottobre 2023 - Sono sempre di più le persone in povertà assoluta nel nostro Paese: si contano infatti oltre 5,6 milioni di individui secondo i dati ufficiali diffusi dall’Istat sul 2022 (9,7% in crescita dal 9,1% dell’anno precedente). Siamo di fronte a un fenomeno strutturale e in significativo aumento, visto che solo 15 anni fa riguardava appena il 3% della popolazione. Un dato che per l’anno in corso è preoccupante: Banco Alimentare già oggi registra un incremento di richieste di aiuto di oltre 50mila persone.
In tutta Italia sono oltre 7.600 le organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare (mense, centri di accoglienza, case-famiglia, etc.) che offrono aiuto alimentare a 1.750.000 persone in difficoltà. Nel 2022 Banco Alimentare ha fatto arrivare oltre 110.000 tonnellate di alimenti, parte salvate dallo spreco, parte derivate da programmi nazionale ed Europeo di aiuto alimentare per la distribuzione gratuita agli indigenti. Per far sì che questa “catena di solidarietà” possa essere sempre più efficiente, è necessario continuare a lavorare su più tavoli per costruire relazioni ancora più solide con i soggetti della filiera agroalimentare e con le istituzioni.
“A fronte della conferma avuta dai dati ISTAT rispetto alla povertà e all’aumento del bisogno, che è massimo e di cui abbiamo prova concreta anche sul territorio piemontese, cresce la necessità che le istituzioni facciano la loro parte. Le dichiarazioni sul rifinanziamento del Fondo Nazionale non aprono, in questo senso, una prospettiva di particolare conforto.
Da parte nostra la volontà è quella di continuare a sostenere 109.757 persone in difficoltà nella nostra regione, attraverso la collaborazione con le 568 associazioni partner diffuse su tutto il territorio. Con l’obiettivo di incrementare, soprattutto la raccolta del fresco dal canale della GDO (Grande Distribuzione Organizzata), per continuare a migliorare la qualità e la varietà dei prodotti distribuiti” - commenta Salvatore Collarino, Presidente di Banco Alimentare del Piemonte.
Per valutare come aumentare i volumi di raccolta, in termini di alimenti disponibili da recuperare dalla filiera agroalimentare, Fondazione Banco Alimentare ha avviato un progetto triennale di ricerca (industria della trasformazione alimentare, poi produzione agricola e allevamento, infine, distribuzione alimentare) con l’obiettivo di raccogliere informazioni e dati utili sul tema delle eccedenze, del recupero e della donazione. È stata recentemente presentata l’indagine relativa all’industria della trasformazione alimentare, realizzata dal Food Sustainability Lab della School of Management del Politecnico di Milano, e in quell’occasione si è aperto un proficuo dialogo con aziende e associazioni di categoria, per un impegno ancora più efficace di recupero delle eccedenze disponibili.
Un altro importante aiuto arriva ogni anno sotto forma di donazione di alimenti durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (quest’anno sabato 18 novembre), quando le persone vanno a fare la spesa e acquistano anche qualcosa da donare a chi è in difficoltà. Un aiuto concreto per reperire prodotti a lunga conservazione tra quelli che Banco Alimentare fa più fatica a recuperare, come olio, verdure o legumi in scatola, polpa o passata di pomodoro, tonno o carne in scatola e alimenti per l'infanzia.